Nel contesto della salute maschile, la prevenzione e la diagnosi precoce dei tumori alla prostata e al rene rivestono un’importanza fondamentale. Queste patologie possono colpire gli uomini in varie fasi della loro vita e, se non rilevate in tempo, possono comportare gravi conseguenze per la salute. Si calcola che in media, ogni anno, vengano diagnosticati 36.000 nuovi casi di tumore alla prostata. Fortunatamente, ad oggi, la probabilità di sopravvivenza a questa malattia è del 93%, grazie all’evoluzione dei medicinali e delle terapie. Non solo, la sensibilizzazione alla prevenzione ha giocato un ruolo fondamentale nell’incrementare questa percentuale.
In questo articolo, esploreremo l’importanza delle ecografie e delle visite specialistiche con urologi e andrologi nella prevenzione e nella gestione di queste patologie.
Come prevenire il tumore alla prostata e ai reni
Il tumore alla prostata è uno dei tumori più comuni tra gli uomini in tutto il mondo. Può svilupparsi lentamente, spesso senza sintomi evidenti nelle fasi iniziali. Tuttavia, quando non diagnosticato e trattato tempestivamente, può diventare aggressivo e diffondersi ad altre parti del corpo. Per questo motivo, la prevenzione e la diagnosi precoce sono essenziali.
Il primo passo nella prevenzione è condurre uno stile di vita sano. L’attività fisica migliora la circolazione ma anche la forma fisica, abbassando le probabilità di sviluppare la malattia.
L’obesità e il sovrappeso sono correlati a un aumentato rischio di tumore alla prostata, quindi è bene mantenersi in forma e normopeso.
Tuttavia, tutto questo da solo non basta. Ogni uomo dovrebbe prendersi cura di se stesso sottoponendosi periodicamente a visite dall’urologo, che sa individuare i tumori anche agli stadi iniziali.
Quali esami fare per prevenire il tumore alla prostata
Le visite periodiche consentono di individuare precocemente potenziali problematiche e di intervenire in modo tempestivo per evitare che il carcinoma alla prostata o ai reni peggiori e diventi incurabile.
Queste visite sono vivamente consigliate a partire dai 50 anni in su, ma è bene anche per i più giovani cominciare a prendersi cura di se stessi e recarsi dall’urologo non appena notano dei cambiamenti nel loro corpo o nelle abitudini di minzione o intime. Si stima che nella totalità dei casi di tumore alla prostata e ai reni, rispettivamente, il 4% e il 25% dei casi coinvolga giovani under 50.
Ma in cosa consistono le visite e gli esami per la prevenzione di questo tipo di tumori?
La visita dall’urologo
La visita di prevenzione del tumore alla prostata è una parte essenziale della salute maschile, specialmente dopo i 50 anni. Questa visita di solito comprende un’anamnesi medica, un esame fisico, ma anche la richiesta di ulteriori analisi, se necessarie.
Durante l’esame fisico, il medico esaminerà la prostata attraverso il retto per valutarne la dimensione, la consistenza e l’eventuale presenza di noduli o irregolarità. Nonostante molti uomini si sentano in imbarazzo o intimoriti da questa procedura, non c’è nulla da temere: il medico sa come esercitare la manovra, la quale dura poco e arreca giusto un po’ di fastidio.
Non c’è quindi motivo di posticipare la visita per il timore di sentirsi in imbarazzo.
Se invece il sospetto di tumore riguarda i reni, il medico palperà l’area dei reni per individuare eventuali masse o irregolarità.
Solitamente, in vista di queste visite, l’urologo richiede un esame del sangue specifico, chiamato PSA (antigene prostatico specifico), oppure per misurare i livelli di creatinina e l’azotemia.
Il PSA è una proteina prodotta dal corpo maschile, utilizzata principalmente per la diagnosi e il monitoraggio del tumore alla prostata. Per i tumori renali, si utilizzano altri marker tumorali e test specifici, come la creatinina e l’azotemia, per valutare la funzionalità renale. Alti livelli di questi enzimi e proteine possono indicare la presenza di tumori.
Esami diagnostici
In alcuni casi, può essere eseguita un’ecografia transrettale per ottenere immagini più dettagliate della prostata.
Inoltre, l’ecografia dell’addome consente di valutare la morfologia dei reni. In caso di sospette anomalie rilevate con l’ecografia, il medico può raccomandare una tomografia computerizzata (TC) o una risonanza magnetica (RM) per ottenere immagini più precise e valutare in modo più approfondito la situazione.
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